Nel 1999 il Responsabile Scientifico del progetto DiAPAson (Giovanni de Girolamo, GdG) era il Coordinatore presso l’Istituto Superiore di Sanità del Progetto Nazionale Salute Mentale (PNSM, vedi link qui). Nell’ambito del PNSM, si decise di avviare la prima ricerca nazionale che avesse al centro i servizi di salute mentale italiani a più di 20 anni della legge 180. Con il compianto Pierluigi Morosini si convenne che i servizi che in quel momento necessitavano di una indagine particolarmente accurata erano rappresentati dalle Strutture Residenziali (SR), che avevano sostituito gradualmente gli Ospedali Psichiatrici per il trattamento dei pazienti lungoassistiti. Così nacque il progetto PROGRES, che con un finanziamento che è legittimo considerare ridottissimo (80 milioni delle vecchie lire, pari a circa € 40.000) rappresenta a tutt’oggi la più ampia indagine mai realizzata a livello internazionale sulle SR (vedi link Bibliografia allegata).
Dopo il PROGRES, facendo tesoro del modello organizzativo sviluppato e testato per questo progetto, furono avviati il PROGRES-Acuti, che ha valutato il funzionamento e le caratteristiche degli SPDC e delle case di cura private per il trattamento, del rischio di comportamenti violenti in un ampio campione di pazienti residenziali e lungoassistiti (vedi link bibliografia).
All’inizio del 2017 Metello Corulli, Direttore della SR “Il Porto” di Torino, propose a GdG di pensare ad un progetto di ricerca da realizzare in un ampio numero di SR, che andasse oltre l’esperienza del PROGRES e che esplorasse aree nuove relative al trattamento di pazienti lungoassistiti. Furono così organizzate alcune riunioni, a Torino ed a Bologna, a cui parteciparono responsabili di SR ed operatori di vari DSM, al fine di discutere gli obiettivi e la metodologia di questa nuova iniziativa di ricerca.
Sull’onda di questa iniziativa, che sembrava venire incontro al bisogno di offrire occasioni di riflessione e di dibattito a molti operatori della salute mentale, GdG cominciò a pensare alla possibilità di presentare un progetto al bando annuale del Ministero della Salute per la Ricerca Finalizzata all’interno del Servizio Sanitario Nazionale: il bando in questione fu pubblicato nell’Aprile 2018 (vedi link Bando Ricerca Finalizzata 2018): alcune settimane dopo fu quindi presentato il progetto, che si proponeva di indagare l’uso del tempo quotidiano (con due metodologie diverse), la qualità delle relazioni interpersonali e l’attività fisica dei pazienti con disturbi dello spettro schizofrenico in trattamento residenziale o ambulatoriale. Sin dall’inizio erano stati coinvolti nell’ideazione e preparazione della domanda Fabrizio Starace, Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica e da sempre impegnato nella ricerca sui servizi di salute mentale, e Matteo Rocchetti, giovane psichiatra molto attivo presso il DSM di Pavia.
Il 28 febbraio 2019 il Ministero della Salute pubblicava sul proprio sito istituzionale il risultato del bando succitato: tra 397 progetti presentati, relativi all’intera ricerca biomedica (comprendente quindi settori di punta, quali l’oncologia, le malattie cardiovascolari, la genetica, ecc), il progetto DiAPAson si è classificato al 5° posto! (vedi link Graduatoria del Bando RF 2019).
Purtroppo il 10 marzo 2019, pochi giorni dopo aver appreso che il progetto “nato” da una sua intuizione originaria, Metello è improvvisamente mancato: è giusto che il DiAPAson lo ricordi e che il progetto sia dedicato al suo impegno pluriennale per i pazienti gravi.